martedì 1 dicembre 2009

Tratto 7: Castro - Fonsagrada 21,8 km

29/05











Sono partito tardi, ho aspettato la prima colazione in ostello, che è arrivata un po’ dopo l’orario combinato, quasi verso le 9.
Il sole è alto e inizio bene a camminare, su sentiero e con ombra.
Niente salita, cammino molto velocemente in questo tratto, ma poco prima di arrivare in Penafuente, ho preso una strada pavimentata senza riparo del sole. Circa un'ora, mi fermo per un po' di riposo.
C’era una fontana con acqua molto fresca accanto a una piccola cappella. Il cielo azzurro con alcune nuvole più le montagne completano il paesaggio.
Riprendo dopo una mezz'oretta, bagnando la testa, perché il calore era molto forte.
 



Il sentiero prosegue con una salita finendo poi di nuovo in asfalto, che la guida indicava di seguirla. Ho notato era abbastanza vecchia, perché nessuno dei segnali corrispondeva. Alla fine dopo più di un'ora sotto il sole sono arrivato a El Acebo, un bar in mezzo al nulla.
Ho bevuto qual cosa di freddo e continuo a camminare, ora per sentiero.
Tutto sarebbe perfetto non fosse per il sole forte. Arrivo a Fonfría, dopo un pezzo di strada asfaltata.
Purtroppo aveva già superato una fonte per rifornirmi e per fortuna, un signore che era nel orto ha fatto la gentilezza di riempire la mia borraccia.
Il percorso prosegue al sole accanto all’autostrada. Sembrava di non finire mai.
Un po’ prima di Fonsagrada vi erano due percorsi ...
Quale scegliere? La guida diceva che si potrebbe andare direttamente all’ostello, che si trovava dopo il paese, ma ne valeva la pena che attraversarlo.
Beh, ho fatto la mia scelta, pero dopo un po’ una bella e ripida salita...
Infine arrivo a Fonsagrada sciogliendo... sudato era poco per definire il mio stato.
Ritrovo il gruppo di pensionati spagnoli che stava andando in una famosa ‘pulperia’ (ristorante specializzato in polpo).
 
 

Decido di andare con loro per sapere dov’era il ristorante e alla fine sono stati molto gentili di invitarmi a mangiare con loro.
Il Pulpo alla Gallega era squisito, accompagnato dal vino Ribeira. Abbiamo mangiato alcune crocchette buonissime e abbiamo finito con tortino di Orujo (un tipo di grappa locale, ma nella torta era sparito).
Gli spagnoli, quasi tutti pensionati sono Victor, Nacho, Philip, Peter, Adrian e Lalo.
Molto simpatici, parlavano molto. Erano di Salamanca, Alicante, Bilbao e Zamora.
L'ostello è fuori città e per andare lì abbiamo camminato circa altri 2 km. Parlo con Pedro, che portava due bastoni, soffrendo abbastanza per camminare. Mi ha detto che aveva dovuto fermarsi a causa delle ginocchia (non aveva più i menischi). Mi ha dato un po’ di pena, ma sono cose che possono succedere nel cammino.
Arrivo nell’ostello e ritrovo la coppia d’italiani e inizio a chiacchierare del cammino, sempre credo che siano informazioni utili.
C’erano molti posti letti, ma il loro stato era un po’ pietoso e sporco. La doccia rotta, ma con acqua calda. Faccio le attività quotidiane di un pellegrino, o sia, lavare i panni e fare la doccia.
Esco per tornare a Fonsagrada perché volevo fotografare la città. Il caldo era ancora forte, anche se passava dalle 7 di sera.
Faccio le fotografie, compro il cibo per il giorno dopo e vado a mangiare in un'altra ‘pulperia’ storica della città, solo che questa volta mangio un baccalà, buonissimo, senza commenti…



Sulla TV del ristorante il telegiornale annunciava che era il giorno più caldo dell'anno ...
Sono 21:10, sole a picco, torno per l'ostello.

Altre foto Castro - Fonsagrada